Campo Imperatore - osservatorio astronomico sotto la neve
Pacentro, il castello

Il Bed and Breakfast Abruzzo Segreto è situato nel cuore della maestà dell’inconfondibile scenario di monti e laghi, altopiani e boschi, l’Abruzzo Aquilano — situato al centro dell’Italia alla stessa latitudine della provincia di Roma alla quale è quasi affiancato — custodisce preziose città d’arte e moderni ed attrezzati centri di villeggiatura e di sport invernali.

L’Aquila, distesa sui crinali collinosi che si adagiano ai piedi del Gran Sasso, protende nell’azzurro splendente del suo cielo monumenti insigni che testimoniano grandezza e gloria del passato. Meritano particolare attenzione: La Fontana delle 99 Cannelle (sec.XIII); la Basilica di S. Maria di Collemaggio (sec.XIII), capolavoro del romanico abruzzese, ove si conservano le spoglie di San Celestino V che vi fu incoronato Papa nel 1294; la Basilica di S. Bernardino da Siena, dall’ardita facciata rinascimentale, che custodisse la tomba del Santo; l’imponente Forte Spagnolo (sec.XVI); i palazzi Centi, Dragonetti-De Torres, Cappelli, Rivera, Persichetti, Pica-Alfieri; la chiesa romanica di S. Silvestro e quella rinascimentale di S. Maria del Soccorso; i rioni medioevali; la zona archeologica di Amiternum, patria di Sallustio, con il teatro e l’anfiteatro romano. Moderna e familiare è l’accoglienza turistica con pubblici esercizi, lussureggianti giardini e ville, una completa attrezzatura sportiva, manifestazioni di notevole interesse, assicurano al turista un piacevole tranquillo soggiorno.

Il centro turistico del Gran Sasso è a 20 km dall’Aquila, raggiungibile, nel tratto terminale del percorso, con un’ardita funivia che da 1107 m. di Fonte Cerreto porta fino ai 2112 m. di Campo Imperatore. La vastità dei campi di neve, praticabili da novembre a maggio, e la varietà delle pareti rocciose offrono qui ogni possibilità allo sciatore, all’alpinista, al biker e agli amanti degli sport equestri senza tralasciare i numerosi sentieri per gli amanti delle escursioni a piedi.

Uscendo dall’Aquila dal lato destro s’imbocca la statale Vestina-Sirentina che, arrampicandosi sui tornanti verso l’Altopiano del Sirente-Velino, nel parco Regionale omonimo, in un susseguirsi di splendidi panorami, porta alla Conca del Fucino.

Rocca di Cambio (m. 1434), il comune più alto dell’Appennino, è un piccolo centro di villeggiatura con il comprensorio sciistico di Campo Felice. Il borgo custodisce un esempio di architettura  romanica nella chiesa di Santa Lucia, appena restaurata.

Al centro dell’altopiano c’è Rocca di Mezzo (m. 1329), sede del Parco Regionale Sirente-Velino, con la sua vocazione naturalistica, propone escursioni nei suoi boschi e vallate circostanti. Le fanno corona pinete e prati e, d’inverno lo sci di fondo sui Piani di Pezza, il bike-trekking sui sentieri dei lupi.

Ovindoli (m. 1375), alla ricchezza di meravigliosi panorami, di ottimi impianti sciistici,  aggiunge l’interesse eccezionale di particolarità ambientali quali le gole che si allungano verso la storica Celano da cui prendono il nome, in un susseguirsi di ripide pareti strapiombanti da togliere il fiato nel celebre canyon. Predominante nell’ampia Conca del Fucino.

Avezzano (m. 698) — costruita dai Romani sulla riva del lago poi prosciugato — fu feudo degli Orsini e dei Colonna. Completamente riedificata dopo il terremoto del 1915, è oggi primario centro industriale, agricolo e commerciale della Marsica. A testimonianza del passato rimane il solo Castello Orsini (sec.XV).

Poco distante da Avezzano, s’adagiano le insigni rovine di Alba Fucens che fu città preminente al tempo dei Romani, Prossima alla zona archeologica sorge la chiesa romanica di S. Pietro, in origine costruita su un tempio etrusco-italico del III secolo a.C., nel cui interno sfolgorano gli arredi cosmateschi, autentico gioiello dell’arte decorativa. Una nota particolare va data ai Cunicoli di Claudio, un opera idraulica, costruita dall’omonimo imperatore romano, per tentare di prosciugare il Lago del Fucino.

Su un contrafforte del Monte Bove, a pochi chilometri da Avezzano, è Tagliacozzo (m.775), sorta nel V secolo e famosa per la battaglia combattuta nel 1268 fra Carlo d’Angiò e Corradino di Svevia. Accanto agli antichi rioni dall’aspetto medioevale ove s’incontrano le chiese romaniche dei Santi Cosma e Damiano e dell’Annunziata.

Oltre la Conca del Fucino, verso Napoli, si stende la Valle del Liri con ameni centri di villeggiatura — ricchi anche di interessanti monumenti — quali Civitella Roveto (m.520), Civita d’Antino (m. 904) e Balsorano (m.337).

Ripartendo dal capoluogo dell’Aquila percorrendo la S.S.17 verso Pescara si va incontro al territorio dei Borghi dell’aquilano. Tra questi meritano particolare attenzione i tre che fanno parte del club dei Borghi più belli d’Italia che sono Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte e Navelli. Quest’ultimo è altresì famoso per la produzione di zafferano, detto oro rosso d’Abruzzo. Ma non dobbiamo dimenticare Calascio con la sua Rocca che è stata inserita nella graduatoria stilata dal National Geographic come uno dei 15 castelli più belli del mondo.

Scendendo da Calascio verso il pescarese si incontrano la Valle del fiume Tirino – riconosciuto il fiume più pulito d’Italia (dove poter fare delle escursioni naturalistiche in canoa) – con i borghi che gli fanno da corona che sono Ofena, Villa Santa Lucia e Capestrano famosa anche per il suo Guerriero.

A Bominaco — 33 km. dall’Aquila — sull’altopiano di Navelli, antico centro della potenza benedettina, sono famose le chiese di S. Pellegrino (sec. XIII), di tarda architettura cistercense e di S. Maria Assunta (sec. XII), romanica a pianta basilicale,

Nella Conca Peligna, Corfinio — antichissima città che fu capitale dei confederati della Lega Italica – custodisce pregevoli vestigia del glorioso passato e la Basilica Valvense di S. Pelino, di remote origini e di alto interesse storico ed artistico, in parte rifatta nel XI secolo e restaurata nel 1280.

Sulmona (m.403), antichissima città peligna, patria di Ovidio; già municipio romano, oltre ad un fiorente artigianato offre motivo di ampio interesse storico ed artistico. Sono famosi: il Palazzo dell’Annunziata (la più ricca espressione di architettura civile in Abruzzo sec. XVI), l’Acquedotto Medioevale (sec. XIII), la chiesa di S. Maria della Tomba e di S. Francesco della Scarpa (sec. XIII), il Romitorio di S. Pietro Celestino e la zona archeologica.

Lasciando Sulmona, continuando sulla SS.17, si giunge all’altopiano delle Cinquermiglia, con i centri di Roccaraso, Rivisondoli e Pesccostanzo che costituiscono un organico complesso turistico.

Merita menzione il borgo rinascimentale di Pescocostanzo (m.1360), nota per l’artigianato — da secoli fiorente — del ferro battuto, dei legno intagliato e dell’oreficeria, nonché dei merletti a tombolo. Del massimo interesse è la chiesa della Collegiata (sec.XIV) che conserva inestimabili tesori di scultura, pittura ed artigianato dei vari periodi artistici.

Uscendo dall’altopiano e superata Castel di Sangro (m. 800) pittoresca cittadina ove il soggiorno è piacevole, si entra nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo che si estende su un’area di 300 kmq. Orsi, caprioli, camosci, lupi, aquile, volpi, insieme alle attraenti manifestazioni della flora, sono qui protetti e preservati dall’estinzione.

I borghi di maggior interesse sono: Villetta Barrea (m. 990), Alfedena (m. 914), Civitella Alfedena (m.1110), Barrea (m. 1066), Opi (m.1250) e Pescasseroli (m.1167), sede del Parco, che ospita un Giardino Faunistico ed un Museo di Storia Naturale.

Poco oltre i confini del Parco, sorge Scanno (m. 1030) che si affaccia sulle rive del suo omonimo lago che da una particolare vista ha la forma del cuore. Per i pittoreschi costumi ancora in uso delle donne, per l’aspra bellezza del circostante paesaggio, per la tipica architettura quattrocentesca che si innesta, in un pregevole tessuto urbanistico.

Tornando verso Sulmona, s’incontrano, in scenari naturali di notevole bellezza, i borghi di Villalago (m.930) con il lago di San Domenico ed il suo omonimo eremo, e di Anversa degli Abruzzi (m. 660).

Concludendo la completezza del panorama di manifestazioni artistiche, culturali, sportive e di folklore, la tipica sana gastronomia, favorita dai genuini prodotti locali, soddisfano appieno l’interesse dell’ospite per l’Abruzzo Aquilano.